Audio Modeling è una realtà giovane ed interessante, azienda di ideazione e programmazione di software che si basa su tecnologie di modellazione sonora e che propone librerie di strumenti virtuali di grande qualità.
L’intervista odierna è al CEO dell’impresa, Stefano Lucano, già in precedenza attivo nel campo, con cui conversare è stata una esperienza davvero gradevole da cui traspare una cristallina passione per la musica.
Dal confronto con Andrea De Paoli per MMI Sound Design, sono emerse molte informazioni e preziosi spunti che aprono ad una visione panoramica dell’evoluzione tecnologica.
Nel corso della conversazione abbiamo appreso anche dell’incontro tra tecniche produttive, che fuse tra loro permettono di ottenere suoni dalla dinamica straordinariamente vicina a quella dello strumento musicale fisico, ricalcandone la reattività e la risposta al tocco, così come lo spettro sonoro.
In tal senso, i plug-in sono strutturati in maniera da assecondare l’espressività del musicista, ed è proprio la compartecipazione delle tecnologie di campionamento e modellazione digitale ad articolare un tema capace di essere un concreto ausilio per molteplici fasce di utenza, siano questi compositori, interpreti in studio di registrazione, session man, insegnanti.
L’interazione con lo strumento, è illuminante quando Stefano Lucato lo ricorda, è un momento non di unidirezionale azione, bensì di interscambio dei feedback, che porta l’esecutore a regolare l’intensità della propria performance a seconda delle risposte dello strumento, continuativamente. Al miglioramento di queste funzioni è orientata la costante ricerca delle più opportune ed innovative programmazioni, da parte di Audio Modeling, le analisi delle proprietà udibili, caratterizzate da una spiccata curiosità, vero motore, intervistato ed intervistatore concordano, del progresso.