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Un pomeriggio a Roma Modulare 2024

Quando vengono organizzate quelle che io chiamo “isole di buona energia” cerco sempre di partecipare, lavoro e famiglia permettendo. Stavolta, un po’ per la location pittoresca e decisamente a “un tiro di schioppo” da me, un po’ per il programma succoso di eventi, un po’ per i nomi e i marchi che erano presenti e un po’, diciamolo, per il desiderio di (r)incontrare amici e mentori che sento quasi sempre via social, non potevo lasciarmi scappare l’occasione.

E così, in questo caldo venerdì 27 settembre di dopo lavoro, mi sono precipitato a Forte Trionfale, per partecipare alla prima delle due giornate di Roma Modulare 2024.

Sono arrivato verso le 15.00, sbagliando strada nonostante stessi a casa mia, va detto. Appena entrato sono stato travolto da un mare di musica, tecnologia e macchine su cui mettere le mani.

Si ma prima gli amici, ragion per cui mi sono precipitato a salutare il mio “mentore sintetico”, Enrico Cosimi, che mi ha accolto allo stand dove erano esposti fior di modulari GRP, presentandomi, tra le altre cose, Paolo Groppioni ideatore e costruttore delle citate macchine da musica.

Come inizio non c’è male, direi, ma è bastato alzare lo sguardo per rendermi conto che un pomeriggio non sarebbe bastato se avessi voluto mettere le “mano” ed apprezzare il ben di Dio che c’era, come si deve.

Allo stand con Enrico è presto arrivato il mio attuale mentore musicale Manuele Montesanti, con il quale ho trascorso buona parte del pomeriggio, tra risate e opinioni su quanto stavamo vedendo e apprezzando. E’ sempre un piacere trascorrere del tempo con Manu, oltre ad essere una persona squisita, è per me sempre fonte di grande ispirazione musicale.

Le macchine che ho provato e che mi hanno colpito particolarmente sono state 

  • l’Arturia Polybrute 12, un autentico carro armato, con una poderosità sonora e una qualità costruttiva incredibili. Per non parlare poi della matrice di modulazione, non penso esistano macchine a tastiera sul mercato capaci di eguagliare questo sintetizzatore dal punto di vista della capacità di modulazione

  • Il Sequential Trigon 6, praticamente il Memorymoog in chiave moderna. Da felice possessore dell’OB-6 non ho potuto che apprezzarne la qualità timbrica e la versatilità, specie dal punto di vista del corredo di oscillatori che offre. Non ho ritrovato la possibilità di panning delle voci di polifonia tra i due canali stereo che ha l’OB-6 e che amo, peccato.

  • Il Waldorf Iridium capace di textures complesse, programmate davvero con due colpi di tasto e con due moduli di filtraggio molto efficaci che danno un calore al suono davvero degno di nota.

  • L’OPSIX di Korg, in merito al quale ho assistito anche all’interessante Workshop di Enrico. Da grande fan dei synth Yamaha e della sintesi FM(-X) quale sono mi sono sempre chiesto il perchè dovrei preferire una macchina FM di Korg. Ora l’ho capito, perchè di fatto è una vera e propria enciclopedia di FM, la modulazione di frequenza tra due forme d’onda viene utilizzata nei modi più disparati e le possibilità timbriche sono davvero elevate, senza contare di quanto si semplifica la programmazione FM con l’organizzazione dei comandi che Korg ha implementato sulla plancia di comando. Davvero un gioiellino, che diventa ancora più irresistibile se si pensa che a pochi spicci in più (se si compra l’hardware) si può avere anche l’equivalente VST che fa anche da editor.

  • L’Hydrasynth explorer, non l’avevo mai provato. Non c’è niente da dire, suona bene bene bene, non posso che confermare le lodi che si possono ascoltare leggendo e vedendo video recensioni in rete. I tasti della versione mini poi sono davvero di qualità, forse tra i migliori che abbia mai provato senza contare l’aftertouch polifonico.

Non sono riuscito ad ascoltare gli eventi live principali della sera, che si svolgevano all’aperto nel piazzale antistante la location, dove si potevano apprezzare anche bibite e cibarie di vario tipo. 

Insomma, davvero un bel pomeriggio, sono tornato a casa carico di energia e davvero appagato. 

Tornerò sicuramente l’anno prossimo.

Sequential Trigon-6

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